Il codice a barre
Il codice a barre utilizzato per gli alimenti è l’E.A.N (European Article Numbering), studiato nel 1997 da 12 paesi Europei, tra cui l’Italia e si compone di 30 barre verticali alcune delle quali riportano alla base dei numeri.
• le prime due cifre si riferiscono alla nazionalità del produttore,
• dalla terza alla settima cifra identificano il produttore,
• dalla ottava alla dodicesima cifra identificano il prodotto e consentono al produttore, che le assegna, di «riconoscere» in qualsiasi momento il prodotto,
• l’ultima cifra è un codice di controllo
Attraverso un lettore automatico in grado di riconoscere la sequenza e le dimensioni delle aree bianche e di quelle nere, il codice a barre permette di identificare il prodotto, registrare la vendita e riconoscere il prezzo, senza dover ricorrere all’inserimento manuale dei dati. Come avviene alle casse dei supermercati.