Le vitamine

Le vitamine sono composti essenziali, necessari in piccole quantità, che devono essere introdotti con la dieta. Distinte in liposolubili e idrosolubili, le vitamine sono coinvolte in numerose funzioni indispensabili come la crescita, il metabolismo e il mantenimento della salute.

Nel latte le vitamine presenti in maggiore quantità sono la vitamina A, D, E e K tra le vitamine liposolubili, e la vitamina C, acido folico e riboflavina tra le idrosolubili.
Tuttavia sono presenti anche altre vitamine anche se in quantità modeste.

Due delle vitamine più significativamente presenti nel latte sono la riboflavina (vitamina B2) e la vitamina A. La prima, che è stata chiamata originariamente lattoflavina perché presente in quantità notevole nel latte, è costituente di diversi sistemi enzimatici che intervengono nei processi ossido riduttivi cellulari ed interviene anche in molte altre reazioni, compresa la sintesi dell’acido folico. La vitamina A è invece indispensabile per il meccanismo della visione e per la differenziazione cellulare ed è quindi necessaria per la crescita, la riproduzione e l’integrità del sistema immunitario.

Sebbene il latte non rappresenti la fonte principale di vitamine, il suo apporto diventa significativo considerati gli elevati consumi e l’importanza che ha in alcuni periodi dello sviluppo. Ad esempio, il latte non è particolarmente ricco di vitamina C (ne contiene circa 10 mg/litro) ma nei periodi in cui rappresenta l’unico o uno dei maggiori alimenti, come lo svezzamento e la prima infanzia, assume un ruolo preponderante anche per l'apporto di questa vitamina.

La ricerca più recente sta dedicando sempre maggiore attenzione alle vitamine K e D. Della prima, se finora è stato posto l’accento soprattutto sul suo coinvolgimento nella coagulazione (il suo nome deriva proprio da “Koagulation”), ora a destare nuovo interesse è il suo ruolo nel metabolismo dell’osso. Questa vitamina, che è contenuta in particolare negli ortaggi a foglia verde, è presente in modo consistente anche nel latte (fino a 17 mcg/100 ml, a fronte di un livello di assunzione giornaliero raccomandato di 1 mcg/kg di peso corporeo).

Tuttavia, la vera “nuova rivelazione” sembra essere la vitamina D. Di questa, di cui il latte è la fonte alimentare consumata con maggiore frequenza, si stanno ipotizzando effetti protettivi che vanno ben aldilà di quelli più noti e relativi alla salute delle ossa.

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